Questo locale nasce dall’ incontro tra tre menti creative, che sono anche i tre soci del locale : Carlo Cracco, per la cucina, Tanja Solci, art director e Nicola Fanti, ristoratore.
Gli spazi sono quelli di una vecchia segheria e sono stati mantenuti tutti gli elementi originali, dai muri, al pavimento, ad alcuni strumenti di lavoro, attraverso un recupero architettonico il più conservativo possibile.
Non è un semplice locale, non si tratta solo di un ristorante né di un bar, ma è tutte queste cose insieme e molto di più. Infatti Carlo e Camilla vuole diventare un luogo di incontro, dove poter mangiare e bere qualcosa insieme, ma anche per fare manifestazioni ed eventi culturali, moda e design ed eventi privati.
L’allestimento prevede un unico grande tavolo centrale che può ospitare fino a 65 persone, più alcuni tavoli da 8/10 persone allestiti in altre zone private del locale. C’è anche un bellissimo cortile esterno, con un porticato dove nei mesi primaverili ed estivi si potranno allestire salottini e tavoli per cenare o bere qualcosa all’aria aperta.
La cucina di Carlo e Camilla è affidata allo Chef Luca Pedata e a una squadra di giovani cuochi, sotto la direzione dello Chef Carlo Cracco. La proposta culinaria è un concerto di sapori limpidi e di dettagli inattesi. L’origine di tutto sono le materie prime di altissima qualità, selezionate nel pieno rispetto delle stagioni e prediligendo la produzione del territorio. I piatti sono realizzati con semplicità e rigore, reinterpretando la tradizione in versione contemporanea. Grande ricerca nelle tecniche di cottura, spesso insolite, volte a mantenere la pregiata qualità degli ingredienti.Il menù varia ogni 3 mesi circa, ma non mancano alcune proposte costanti. La proposta del fuori-menù cambia quotidianamente.
Il Bar è il tempio di Filippo Sisti, talento che ha deliziato i palati più esigenti di New York, Londra e Parigi e che fa della sperimentazione una filosofia di lavoro rintracciabile in ogni suo dettaglio. Il suo metodo si basa su tecniche definite “cucina liquida”. La fase della miscelazione dei cocktail è innovativa e avviene utilizzando preparazioni come cotture in forno, in padella, mediante l’utilizzo del sottovuoto e dell’abbattitore. Grande spazio viene dato alle spezie. Il risultato è una carta di drink inediti, da abbinare alle portate del ristorante o da sorseggiare come aperitivo e after dinner.
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